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La Serpe d’Oro

Al boschetto di San Miniato - Siena (4 Giugno 2014)

Al boschetto di San Miniato – Siena (4 Giugno 2014)

Igor Vazzaz: voce, chitarra / Jacopo Crezzini: chitarre, contrabbasso / Luca Mercurio: cori, fisarmonica / Francesco Amadio: cori, mandolino, violino, flauti

Igor Vazzaz: voce, chitarra /
Jacopo Crezzini: chitarre, contrabbasso /
Luca Mercurio: cori, fisarmonica /
Francesco Amadio: cori, mandolino, violino, flauti


Il progetto musicale “LA SERPE D’ORO” vede la collaborazione di musicisti toscani attivi già da molti anni nel panorama musicale della nostra regione. Igor Vazzaz è la voce e il compositore dei brani dei “Tarantola 31”, gruppo lucchese in ascesa nel panorama cantautoriale italiano con il disco di recente pubblicazione “Nonostante Maria (va tutto bene)”. Luca Mercurio è uno dei fondatori del progetto Willos proponente musica tradizionale irlandese che in pochi anni è riuscito ad esibirsi in varie parti d’Italia ed anche oltre confine (Irlanda, Francia). A tale progetto ha partecipato per lunghi periodi Francesco Amadio. Ad oggi i due musicisti continuano il loro lavoro sulla musica tradizionale irlandese con il duo Irish Tovarish. Dal 2012 questi musicisti collaborano con Jacopo Crezzini, fondatore dei Latrousse noto gruppo folk-rock senese.

Il presente progetto musicale si propone di valorizzare (e quindi meglio conservare e divulgare) il prezioso, quanto vasto, patrimonio culturale rappresentato dalle canzoni e dalle musiche popolari toscane sviluppatesi tra la fine del diciannovesimo secolo ed i primi cinquant’anni del ventesimo. La musica popolare di questo periodo è particolarmente influenzata dagli importanti accadimenti che con rapidità eccezionale colpiscono la società del nostro paese e dell’intera Europa. Vasto è il materiale sul quale poter lavorare ripercorrendo la storia della nostra terra attraverso la musica del popolo:

Alla festa dell'AIRC -Abbadia a Isola, Siena (31 Maggio 2014)

Alla festa dell’AIRC -Abbadia a Isola, Siena (31 Maggio 2014)

Brani che descrivono e raccontano tragici ed importanti fatti di cronaca (Il naufragio del Sirio)

Brani della prima guerra mondiale (E anche al mi’ marito)

Brani del primo dopoguerra, del fascismo e dell’antifascismo (Canta di Matteotti)

Brani della Resistenza (Io so nata ‘na campagnola, La polenta gialla)

Brani del dopoguerra e della ricostruzione (Lasciali fare gli rompi le zampine)

Brani della vita rurale e cittadina (Il trescone, Tirallalà, Fagioli ’o le cotenne)

Brani anarchici (Storia del 107)

Lo studio e l’arrangiamento dei brani avviene non solo dal punto di vista prettamente musicale ma in parallelo a sistematici approfondimenti sui contesti politici e sociali nei quali essi si originarono e perdurarono. Ciò consentirà una migliore salvaguardia del messaggio dell’opera popolare in esame, senza stravolgimenti tecnici eccessivi che potrebbero denaturarne il vero significato.