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La consegna degli attestati!

Consegna del diploma a Guy

Consegna del diploma a Guy con Bertin, responsabile della cittadella, e Maria Teresa, responsabile del C.I.F.

Seconda settimana di lavoro. Tanto impegno, tanto studio ma anche ottimi risultati raggiunti!
Quest’anno sono riuscito a seguire meglio via via le esigenze degli allievi, quindi il corso è stato più flessibile, ma per questo anche un po’ più faticoso per me.
Ma nonostante tutto siamo arrivati in fondo! E devo dire che ci sono tante idee legate allo sviluppo anche della vita della città di Man, ma non voglio anticipare niente per scaramanzia.

Per quanto anche quest’anno sia stato quasi completamente assorbito dal corso ho

Consegna del diploma a Sami

Consegna del diploma a Sami con Bertin e Maria Teresa

comunque avuto modo di stringere i rapporti con la gente del posto, trovando un arricchimento prezioso e insostituibile. Forse è stata anche la mia maggiore conoscenza del francese, ma mi pare di essere riuscito a comunicare meglio con tutti quest’anno. Sicuramente devo ringraziare Dominique e Carlo che durante il corso mi hanno fatto da traduttori, rendendomi la vita molto più semplice!

Vivere in questa parte di mondo è oggettivamente un po’ complicato, innanzitutto per noi occidentali abituati ad avere tutta una serie di servizi che ormai consideriamo scontati: la TV, i trasporti, l’istruzione, ma anche l’acqua corrente, il gas per cucinare, le fognature, l’elettricità.
Ecco… Qui a Man, se vivi nel quartiere, la quasi totalità delle cose elencate sopra non esiste. Ma bisogna stare attenti a pensare che questa gente abbia solo bisogno di mangiare…
E’ un po’ un modo per mettersi la coscienza a posto: facciamo la nostra donazione (in denaro o, come nel mio caso, in disponibilità di tempo e di energie) e ci sembra di avere fatto tutto.
Ma qui i problemi sono tanti. Davvero.

Il regalo degli allievi: una camicia tradizionale Africana. Bellissima!

Il regalo degli allievi: una camicia tradizionale Africana. Bellissima!

In primo luogo è necessario formare uomini nuovi che abbiano in cuore lo sviluppo della collettività secondo i valori della trasparenza e della giustizia. Uno dei problemi che trovo più gravi qui è il ricorso alla corruzione, dai più poveri fino ai più ricchi: purtroppo è considerato normale chiedere o addirittura esigere soldi anche per lo svolgimento del proprio lavoro. Il mio proverbiale rapporto idilliaco con l’autorità costituita, qui è duramente messo alla prova in seguito alle frequenti richieste da parte dei militari o dei poliziotti o dei vigili che quando ti fermano devono comunque chiederti di pagare qualcosa a prescindere da quello che tu stia facendo.

No, non è per mettere in cattiva luce queste persone, ma la corruzione è certamente un enorme freno allo sviluppo. Per questo si possono mandare qui tutti i soldi che vogliamo, costruire scuole e ospedali, partecipare a progetti internazionali. Bisogna cambiare la testa di quelle persone che pensano che dalla corruzione non si possa prescindere. E questo tipo di cosa si fa qui alla Mariapoli Victoria, grazie a persone che hanno offerto il proprio tempo, la propria disponibilità e la propria vita e dare un contributo per il cambiamento.

Qui non si esporta la democrazia o modelli infallibili di convivenza, ma certamente ci si sforza innanzitutto di “farci uno” con la popolazione, di capire le esigenze, le paure e i desideri della gente e poi, ma soltanto poi, si da’ un proprio contributo per cambiare INSIEME in meglio le cose.

Sono fiero di aver fatto parte di questa comunità e di aver anch’io contribuito con un corso di formazione,

Un bimbo totalmente rapito dalla mia esotica barba ;-)

Un bimbo totalmente rapito dalla mia esotica barba 😉

perché è proprio questa la strada che ritengo la via maestra per portare sviluppo, benessere e condizioni di vita migliore in questa parte di mondo, che ormai per me è diventata una seconda patria.

Ci aggiorniamo alla prossima! E se siete arrivati a leggere fino a qui, grazie per la vostra attenzione!

Un caro abbraccio a tutti!

 

P.S.: Pour tous les amis francophone ICI vous pouves télécharger mon cours!

2 commenti su “La consegna degli attestati!”

  1. Caro Amico mio, un enorme “Bravo” per aver rinnovato con questa esperienza. Ancora una bella scelta. Grande. Il problema della corruzione, che ci tocca anche da vicino, e’ un freno enorme allo sviluppo economico ma anche a quello altrettanto importante della societa’ e dell’individuo come parte di questa. Per la mia esperienza i governi occidentali, gia’ spesso portatori di cattivo esempio, dovrebbero fare di piu’, cosi come quelli dei paesi in questione. Ma un ruolo fondamentale lo gioca la societa’ civile. Sono convinto che i cambiamenti maggiori partano “dal basso”, e che da li crescano le speranze piu’ grandi. Ci sono esempi straordinari come in Burkina Faso, DRC, Senegal…e’ da li che “iniziano a cambiare le cose”. Quando l’individuo si fa portatore di cambiamento attivo, a costo anche della propria incolumità e vita. Quando ci vediamo ? Je t’embrasse. Frenzi

    1. Carissimo Frenzi! Grazie per le tue parole!
      In effetti ho conosciuto un focolarino del Burkina che mi spiegava come nel suo paese, ad esempio, la tecnologia dei pannelli solari è avanzatissima. Questo perché vivendo in un luogo poverissimo di risorse le persone hanno dovuto adoperarsi per sfruttare al massimo quello che avevano.
      Io credo che i governi occidentali, ed in particolare le potenze “ex” coloniali che qui hanno interessi enormi, per dare una mano intanto potrebbero gentilmente levarsi dai coglioni… Così, in amicizia.
      Non è tollerabile che ad ogni elezione i francesi mettano bocca sul risultato, si ergano a paladini della Democrazia e spesso solo per mantenere uno Status Quo ingiusto e corrotto! Vedi quello che sta succedendo proprio adesso in Gabon.
      Anche questo è un limite su cui tutta la comunità internazionale deve lavorare: se ci sono leciti dubbi sulle elezioni, allora che si muovano le Nazioni Unite, ad esempio, possibilmente con la maggioranza dei paesi pronti ad intervenire per ripristinare l’ordine.
      Io credo davvero in quello che ho scritto e quello che sostieni tu: bisogna creare uomini nuovi, capaci di amare non solo gli altri uomini ma anche la giustizia, la trasparenza, la verità. Se proprio noi occidentali possiamo fare qualcosa è aiutare l’Africa a prendere coscienza della propria identità e ad essere artefice del proprio destino.
      Noi ci vediamo quanto prima… Sei sempre a Roma? Perché io l’8 rimango a dormire là a casa di amici. Sentiamoci! Il mio cellulare è sempre il solito!

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