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Un altro giorno ad Abidjan

Ed eccomi qui di nuovo a parlarvi del mio soggiorno Africano.

L’altro giorno con Abramo ho fatto un giro presso un mercato della città per fare qualche regalo (il mio amico Leo finalmente sarà

Esplosione di colori in una bottega di Abidjan!

Esplosione di colori in una bottega di Abidjan!

contento di ricevere un bellissimo vestito tipico Africano!), ma anche per respirare la vita del posto. Qui a fianco una foto che esprime chiaramente il tripudio di colori che si trova in queste botteghe incredibili! I prezzi per noi europei sono assolutamente stracciati, pensate che per un vestito completo e una giacca mi erano stati chiesti 28.000 CFA (circa 42 euro): una cifra assolutamente onesta per dei vestiti fatti a mano! Tuttavia il mio buon amico Abramo era convinto che il prezzo fosse troppo alto e alla fine ha patteggiato col mercante un 15.000 CFA (circa 23 euro).
Io sono rimasto un po’ perplesso perché comunque la prima cifra mi sembrava buona, ma effettivamente riferito al costo della vita in Africa forse 28000 CFA erano un po’ troppi.
Alla fine di buon grado ho accettato il prezzo finale, ma sono stato preceduto dal mio amico che ha pagato e che poi non ha voluto i soldi indietro!!! Bene… Cercherò entro la fine del mio soggiorno di sdebitarmi, anche se lui mi dice che il fatto di essere stato ospite in casa sua è già un gran regalo… Che ci vuoi fare? Anche questa è l’Africa! 😉

Un centro commerciale a Cocody (Abidjan)

Un centro commerciale a Cocody (Abidjan)

Più tardi siamo andati anche in una zona più ricca della città per fare la spesa al supermercato (come vi dicevo i viveri ai mercati di strada sono molto meno controllati, quindi è bene servirsi in un posto più sicuro). Il supermercato è inserito in un centro commerciale che, forza della globalizzazione, somiglia in tutto e per tutto ad un centro Europeo. Quello che rattrista è vedere come ci siano tutte le cose peggiori del capitalismo, senza i suoi (pochi) vantaggi. Ad esempio un televisore LCD 50 pollici che qui in Europa si trova a 3.000 euro, lì lo trovi a 5.000 euro! E la cosa ti fa incavolare ancora di più se pensi a quante poche persone sia concesso ad avvicinarsi a delle cifre simili, soprattutto se si tratta di beni voluttuari. Il supermercato offriva di tutto e, visto che mi sentivo malinconico, ho preso del prosciutto crudo e del formaggio Brie per farmi un panino per il viaggio che avrei dovuto affrontare il giorno dopo, per una spesa di 3500 CFA (5,40 euro)… Anche qui con le dovute proporzioni si tratta di un costo un po’ elevato ma in fondo sostenibile per le mie tasche.

Si costruiscono nuovi ponti!

Si costruiscono nuovi ponti!

Durante il giro della città ho potuto anche vedere quanto il governo si stia dando da fare per ricostruire la città colpita dalla Guerra civile del 2011. Qui a lato vedete i lavori in corso per costruire un ponte che collegherà meglio due parti della città. Insomma… Mi ha fatto piacere vedere che chi è al potere si stia dando da fare! Purtroppo però le cose non sono così rosee come sembrano: è vero che i sostenitori del vecchio presidente Gbagbo sono stati coinvolti nella formazione del nuovo governo, ma è anche vero che chi sostiene ancora Gbagbo anche oggi non si sente libero di esprimersi… Outtara, il nuovo presidente, sostenuto dai francesi, parla molto di “Reconciliation” ed effettivamente sta facendo di tutto per attuarla, ma bisognerebbe osare un po’ di più e chiedere a quel 47% che alle ultime elezioni aveva sostenuto il suo concorrente cosa veramente vorrebbe per la libertà e l’indipendenza reale del proprio paese. Intanto Gbagbo è in carcere ad Amsterdam in attesa del processo, che probabilmente verrà celebrato dopo le elezioni dell’anno prossimo.

Tornati a casa abbiamo fatto cena col KEDJENOU, un piatto tipico ivoriano: si tratta di carne di gallina cotta in una pentola con spezie piccantissime (la notte ho pagato il prezzo per tale prelibatezza col sonno perso…). Prima di andare a letto sono stato attratto da della musica che sentivo proprio fuori casa. Ho chiesto ad Abramo di che si trattasse, convinto che fosse una festa di scalmanati e sono rimasto meravigliato quando lui mi ha risposto che si trattava di persone che stavano pregando! 🙂 Era infatti la vigilia dell’Assunta e quella notte i fedeli cristiani avrebbero pregato tutta la notte. Qui sotto un assaggio dell’atmosfera:

3 commenti su “Un altro giorno ad Abidjan”

  1. grazie Luca dei tuoi aggiornamenti che ci fanno partecipi del tuo soggiorno in Costa d’Avorio e ci fanno penetrare un po’ la realtà di quel paese. Mi sembra molto bella l’amicizia di Abramo , soggiornerai a casa sua ? Hai già iniziato anche il tuo impegno lavorativo nel campo informatico ?
    In attesa di altre notizie ti saluto con affetto e ti auguro di continuare a farti/ci “sorprendere” dall’Africa…. Sono con te, Angela

  2. Ciao Angela!
    Sì, sono stato ospite a casa di Abramo dall’11 al 15 Agosto, quando poi sono partito per il nord dello stato. L’impegno informatico è iniziato dal 18 Agosto: ho fatto un corso su come costruire siti web come questo che stai visitando, che sarebbe dovuto finire sabato 24, ma visto il grande successo mi è stato chiesto di fare altri due pomeriggi lunedì 25 e martedì 26. Dopo il 26 resterò qui alla missione a Man per dare un aiuto con vari problemi informatici e poi tornerò qualche giorno da Abramo ad Abidjan prima di partire.
    Grazie per il tuo commento!
    A presto!

  3. Grazie Luca dei tuoi aggiornamenti, veri e propri reportage, come dicono Antonio e Paola, che ci fanno vedere e sentire con i tuoi occhi e la tua sensibilità la realtà di quella zona africana che noi non avremmo altrimenti la possibilità di visitare ed amare. Saluti all’amico Abramo. Quando torni?

    Chiara B.

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