Grazie a tutti per essere intervenuti al concerto per la raccolta fondi organizzata per sostenere il mio viaggio in Costa d’Avorio!
La Reunion dei Will o’ the wisp
La serata è stata intensa e proficua sotto il profilo umano in primo luogo e anche sotto quello economico. Sul “palco” si sono succeduti tutti i miei amici musicisti: con Jacopo al contrabbasso e Francesco alla chitarra abbiamo eseguito qualche brano tradizionale toscano. Orfani del buon Igor alla voce (chitarrista e cantante de La Serpe d’Oro), ho provato a cantare mentre suonavo la mia fisarmonica.
Dopo l’introduzione toscana abbiamo fatto una pausa per il buffet dopodiché siamo tornati alla riscossa io e Francesco con il duo Irish Tovarish proponendo brani irlandesi. Si sono uniti in successione all’atmosfera irlandese anche Giulio Putti al Bodhràn (il tamburo a cornice irlandese) e Stephanie Martin al violino. Più tardi abbiamo aggiunto la tradizione scozzese grazie alla violinista di Aberdeen Natalie Marie Murray. Avrei tanto voluto far esibire anche l’ottimo Sergio Trotta, che però si è prodigato come fonico affinché il suono nella sala fosse gradevole, in compenso però è riuscito a far esibire il figlioletto Antonio in una memorabile “Generale” di De Gregori, accompagnandolo alla chitarra classica!
Grazie alla vostra generosità ho raccolto 314,00 euro che mi aiutano a coprire parzialmente il costo del biglietto aereo per Abidjan.
Grazie anche ad offerte via paypal e a donazioni ricevute personalmente posso contare su altri soldi che però ancora non bastano a coprire le spese del volo che ammontano a 750,00 euro… Ma intanto va bene così!
Perché il titolo del post tratto dal Vangelo di Matteo? Ma perché credo fermamente in quello che si dice:
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8)
A sostegno della verità di questa frase voglio condividere quello che mi è capitato il giorno dopo la raccolta fondi.
Ergio Rootless Trotta e l’erede Antonio
Finita la festa e raccolti i fondi mi sono sentito con i responsabili della sala della Parrocchia dell’Alberino, per lasciare in segno di gratitudine un’offerta per l’utilizzo della sala… Mi sembrava giusto e doveroso lasciare qualcosa al Parroco che tanto gentilmente mi aveva messo a disposizione un luogo che spesso serve per aggregare le famiglia, educare i giovani, far divertire i bambini. Insomma le spese ci sono: il gas, la luce, la manutenzione della sala (che al momento è in ristrutturazione grazie all’aiuto dei volontari della parrocchia). Per questo quando ci siamo trovati per la riconsegna delle chiavi ho detto al parroco:
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (Mt 10,8)
Mi sono sentito bene a pronunciare queste parole, perché testimoniavano il mio stato d’animo: avevo organizzato una raccolta fondi dove i miei amici avevano dato gratuitamente il loro tempo (per la preparazione del buffet) e i loro soldi! Mi sembrava ovvio rispondere a quella frase del vangelo: del resto anche io avevo gratuitamente ricevuto, come potevo sottrarmi al contribuire alle spese della parrocchia dell’Alberino?
Il parroco e il responsabile della sala mi hanno ascoltato attentamente e abbiamo scambiato due chiacchiere… Poi ci siamo allontanati e mi sono avviato verso la macchina.
Ma prima di arrivare al parcheggio mi sono sentito chiamare dai due amici – “Che succede?”, mi sono chiesto. “Ecco, questi tienili per il tuo viaggio”, mi hanno risposto e così mi hanno restituito la busta coi soldi che avevo preparato.
Ecco, a volte si esprimono tanti giudizi sulla Chiesa, sui preti, sui cattolici, dimenticandosi che chi segue la Parola di Gesù è animato da uno spirito di condivisione e fraternità che lo porta a voler migliorare questo mondo.
Per questo volevo ringraziare Don Giuseppe e i suoi collaboratori non solo e non tanto per il loro aiuto concreto, ma soprattutto per la loro testimonianza di cristiani autentici. E ringraziare ovviamente anche tutti coloro che sono intervenuti come musicisti e come aiutanti, ma anche come semplici spettatori.